martedì 30 agosto 2016

Alba d'Inchiostro

Alba d’inchiostro, di Cornelia Funke

Sinossi:

È notte fonda, la pioggia avvolge ogni cosa nel suo pallore spettrale, quando alla porta di Meggie bussa uno straniero, e suo padre Mortimer inizia a fare i bagagli. Devono fuggire, nascondersi… ma da chi? Meggie ignora che il padre, abile rilegatore, ha il dono di infondere la vita nei libri: la sua voce trasforma le parole in carne e ossa. Tuttavia, dopo che anni prima — proprio a causa della sua voce — sua moglie è scomparsa dentro a Cuore d'inchiostro, e Capricorno, malvagio signore dal cuore nero, si è materializzato dalle trame della carta, Mortimer non intende usare il proprio dono mai più. Capricorno trascinerà padre e figlia in un vortice di eventi, tanto magici quanto pericolosi. Finché Meggie scoprirà di avere lo stesso dono e il Mondo d'inchiostro li reclamerà a sé, trasformandoli a loro volta in personaggi. Ma davvero tutto è scritto? O forse nei libri, come nella vita vera, ognuno può scrivere la propria storia e cambiare il finale?


Casa editrice:

Mondadori

Collana:

I grandi

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2014

Traduttore:

Mornaghi R.

Prezzo di Copertina:

22€

ISBN:

978-88-04-63691-5

Numero di Pagine:

553

Capitoli precedenti:

Cuore d'inchiostro
Veleno d'inchiostro


Informazioni sull'autore:

Cornelia Funke, nata nel 1958, si è laureata ad Amburgo in Pedagogia, specializzandosi poi nell'illustrazione per ragazzi, campo in cui ha lavorato fino a che non ha deciso di diventare una scrittrice. Vincitrice di numerosi premi, ha raggiunto la fama mondiale con Il Re dei Ladri. Per Mondadori ha pubblicato anche Cuore d'inchiostro, diventato un film, e il seguito della trilogia Veleno d'inchiostro e Alba d'inchiostro, oltre a Il cavaliere fantasma e la saga di Reckless. Vive a Los Angeles in una casa piena di libri, con due figli e un cane di nome Luna

Premi importanti vinti dall'autore:

Cornelia Funke ha vinto molti premi per tutti i suoi libri tra cui Book Sense Children's Literature Award per Cuore d'inchiostro

Eventuali premi vinti dal libro:

///

Genere:

Fantasy

Ambiente:

Mondo d’Inchiostro (ambientazione d’invenzione dell’autrice)

Tempo:

Medioevo Fantasy


Recensione:

Sebbene anche in quest’ultimo capitolo della saga i protagonisti rimangano gli stessi dei romanzi precedenti, li troviamo molto cambiati secondo una linea evolutiva obbligata dalle situazioni che ad essi si presentano.
Maggie rimane più o meno sempre la stessa, gentile e premurosa, oltre che esuberante e impaziente; si trova questa volta ad affrontare i primi problemi di cuore adolescenziali. Sebbene io non ami molto le storie d’amore infilate quasi a forza nei fantasy, devo ammettere che questa volta, quella inserita da Cornelia Funke, ha il su perché. Aiuta a caratterizzare una ragazza in crescita che si stupisce dei nuovi problemi che porta l’età e, considerato che all’inizio di Cuore d’Inchiostro era poco più che una bambina, ora viene correttamente mostrata come un’adolescente, rendendola decisamente più realistica.
Mo (Mortimer) ha ormai praticamente perso ogni tipo di collegamento con il rilegatore che era, lasciando spazio solo a Glandarius, e la vicenda ora si svolge principalmente attorno a lui, che crea scompiglio tra i potenti.
Orfeo in questo volume da assolutamente il meglio del suo viscidume e della sua cattiveria, mostrando un personaggio che, secondo me, fa un po’ pena. Viene descritto come in cerca di ricchezza e potere, ma leggendo tra le righe sembra voler più che altro attenzioni. È evidentemente geloso di Glandarius per le attenzioni che riceve da tutti (Dita di Polvere in primis), più che da una ricchezza che evidentemente non ha. Si comporta un po’ come un bulletto che fa il cattivo solo nella speranza che qualcuno lo noti. Nell’intreccio he si va a sviluppare risulterà però essere lui il vero cattivo del momento e non Tsta di Serpente che si trova a svolgere un ruolo del tutto secondario.
I briganti in generale vengono tutti meglio descritti e dettagliati, dando spazio ad alcune delle loro storie e a collegamenti tra le loro vicende.

Evoluzione dei personaggi a parte questo romanzo è, secondo me, il peggiore della saga. Sembra aggiunto a forza con uuna serie di avvenimenti “casuali” che sono spiegati solo dal fatto che ci sono ormai decisamente troppi lettori e troppi scrittori in un romanzo solo. Mi sembra assurdo che a seguito dell’arrivo e dei primi danni causati da Orfeo, e a seguito ripresa a scrivere di Fenoglio la prima azione compiuta non sia stata rimandare il lettore (Orfeo) a casa, o togliergli la voce, o comunque renderlo innocuo con uno dei mille modi che la fantasia suggerisca.
Sembra che questo personaggio venga sfruttato per creare eventi inutili giusto per riempire delle pagine ed evitare che il libro che conti meno di un centinaio.
Questo dilungamento rende il libro dispersivo ed incoerente, ed è un vero peccato, ma non è illeggibile, anzi, vengono introdotte nuove location sempre molto ben descritte. Ho apprezzato molto la descrizione del passato della Brutta, visto da lei, e poi rispiegatole da Testa di Serpente. Ho apprezzato molto anche la visione del castello nel lago da parte di Mo e Dita di polvere che vanno per primi a sottolineare le differenze di punti di vista che, fortunatamente, caratterizzano i personaggi.


Lettori ai quali si rivolge:

Lo consiglio ad un pubblico adolescenziale o come lettura leggera anche agli adulti. Scorre piacevolmente e aiuta a passare un po’ di tempo