giovedì 20 aprile 2017

Sesso di qua, sesso di là...

Da tempo rifletto su questo post, su se valga la pena scriverlo o meno, e sul tema che intendo affrontare.
Come si può immaginare dal titolo intendo parlare di Sesso.
Non essendo una filosofa, sessuologa, psicologa o detentrice di altro titolo che mi qualifichi a trattare scientificamente l'argomento, mi sono innanzitutto posta il dubbio circa il fatto che probabilmente scriverò delle castronerie incredibili, ma sono giunta alla conclusione che ho anche il diritto di esporre la mia idea da donna libera quale sono. Proprio dal diritto di esporre la mia idea è nato il secondo dubbio, ossia che il mio disappunto non provenga da semplice bigottismo; dopo una lunga riflessione, mi sono risposta che no, non credo di essere bigotta e, anche se lo fossi, sono sicura del mio pensiero che quindi condividerò con voi(rimanendo tuttavia aperta ad eventuali commenti e tesi che mi possano fare rivalutare la questione).

Dopo questa premessa possiamo iniziare.

Il punto della questione è il Sesso e l'Eros nella letteratura moderna.
Da sempre gli scrittori affrontano tematiche erotiche nei loro romanzi e non credo ci sia nulla di sbagliato in questo. C'è chi è più o meno esplicito, chi più o meno rude e chi più ne ha più ne metta.
Non ho problemi ad accettare ed apprezzare racconti di amore, sesso, prostituzione e/o di violenza, eccetera, tuttavia credo che il contesto sia fondamentale, così come è fondamentale valutare a che pubblico un romanzo si rivolga.

Amo leggere e l'ho sempre amato quindi, come potrete immaginare, le mie letture non si limitano a quello che ho recensito in questo blog, e mi sono trovata ad affrontare libri e romanzi relativi a varie epoche e diretti a vari generi. Ho notato con un certo rammarico che i romanzi più recenti tendono ad essere non solo più espliciti ma anche più volgari, seppur rivolti ad un pubblico piuttosto giovane.
Il problema, sia chiaro, non è il linguaggio né la tematica, bensì l'inserimento di scene piuttosto esplicite e spesso anche fin troppo ricorrenti, in romanzi che parlano di ALTRO.

Per essere più chiara mi trovo costretta a fare degli esempi:
50 Sfumature - Sono libri che io non ho letto ma che so parlare prevalentemente di sesso, e dove comunque la tematica principale è l'eros e quanto esso concerne. Va da se che se non ho interesse nel leggere un libro che parla di sesso non leggo nessuno di questi e risolvo il problema alla radice, allo stesso modo qualora decidessi di dedicarmi ad esempio a 50 sfumature di grigio, non posso poi lamentarmi del trovarci scene tendenti al porno/soft porno e simili.
Per non parlare poi del fatto che, se non erro, comunque non si tratta di libri scritti principalmente per ragazzine/i, ma si rivolgono ad un pubblico più adulto (nonostante nulla vieti, ovviamente, ai ragazzi di acquistarlo o leggerlo).

L'amore non è mai una cosa semplice (del quale potete trovare la recensione qui) è un libro che parla sì di amore, ma in maniera totalmente semplice e decisamente più psicologica. Un classico young adult con vari episodi ironici e divertenti, altri momenti più seri dove vengono affrontate che di punto in bianco ti piazza lì una serie di pagine soft porno dove c'è una ragazzina che viene in maniera inconsulta e casuale, per poi tornare ad una narrazione normale dopo 10/15 pagine.
In questo caso io sono decisamente contro. La scena di sesso presentata non ha alcun senso e alcun nesso con lo sviluppo della narrazione ed è, inoltre, palesemente forzata, per non parlare del fatto che il volume, come detto prima, si rivolge ad un pubblico molto giovane.

Fatti questi due esempi vorrei approfondire il secondo caso, precisando che come il romanzo precedentemente citato, ce ne sono mille altri che tra le loro righe riportano la medesima situazione.
Su questa tematica mi sono confrontata con una cara amica e ne è emerso che, probabilmente, le scene di sesso vengono ultimamente inserite unicamente per una questione commerciale e non sempre sono farina diretta del sacco dell'autore.
Provo una profonda tristezza nel giungere a questa conclusione e nel vedere, ancora una volta, come la moralità e il buon gusto sian sempre più in svendita. Ho sempre visto i libri come una fuga dalla banalità e dall'ignoranza che ormai regna sovrana quasi ovunque, ma ormai anche questo mondo sta venendo contaminato.

Non capisco perché mai un lettore debba voler trovare una scena di sesso i un libro non esplicitamente erotico. La letteratura erotica, oltre ad essere molto più interessante e meglio descritta dei vari spot porno accozzati in libri "normali"(ossia relativi ad altre tematiche), è assolutamente semplice da reperire. Non mi riferisco solo a libri, ma anche a racconti che si trovano ovunque in rete. Insomma: se volessi leggere qualche cosa di erotico mi butterei direttamente sul genere, non vedo perché debba invece trovarne anche in altri ambiti.
Non vieto ai personaggi dei romanzi di accoppiarsi, ma è bello anche immaginare la scena come da dietro una porta, sapere che sta succedendo senza essere necessariamente spettatori e sentirsi quasi dei guardoni.

domenica 2 aprile 2017

L'amore non è mai una cosa semplice

L’amore non è mai una cosa semplice, di Anna Premoli

Sinossi:


Lavinia desiderava tanto insegnare, ma dopo la maturità si è lasciata convincere dai genitori e si è iscritta a Economia. Ormai al suo quinto anno alla Bocconi, si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a collaborare. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale?

Casa editrice:

Newton Compton

Collana:

Gli insuperabili Gold

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2015

Traduttore:

Autrice Italiana

Prezzo di Copertina:

4.99€ Ebook – 9.90€ Copertina Rigida

ISBN:

978-88-541-9148-8

Numero di Pagine:

320

Capitoli precedenti:

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Informazioni sull'autore:

Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca d’affari. La scrittura è arrivata in seguito, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi.

Premi importanti vinti dall'autore:

Vincitrice del Premio Bancarella

Eventuali premi vinti dal libro:

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Genere:

Romantico

Ambiente:

Milano

Tempo:

Contemporaneo


Recensione:

Premetto che non è affatto il mio genere, ma mi è stato caldamente consigliato ed ho deciso di leggere questo libro giusto per riempire il tempo che passo, da pendolare, in treno.

Da buon libro romantico, non ci si può aspettare chissà quale spessore o suspance, ma certo è un libro in grado di fare sorridere (e anche tante volte). È uno di quei volumi che io definirei “da spiaggia”.

Passando a cose serie io credo di non aver mai sentito empatia verso un personaggio di un libro come quella che ho sentito per Sebastiano, sarà che sono anche io una nerd della peggiore specie, sarà che gioco ad Ingress, che ho giocato di ruolo live ecc..
Trovo quindi ammirabile che un’autrice si sia impegnata a creare Seb (non propriamente comune dati i suoi interessi decisamente di nicchia e il modo di fare piuttosto strano) e, quindi, ad effettuare delle ricerche e capire un mondo decisamente distante da quello canonico.

Più banale è invece Lavinia, che rappresenta il più forte contrasto possibile e difficilmente conciliabile con il primo. Lavinia è anche la narratrice del romanzo, che in prima persona racconta ciò che accade, e colei della quale sappiamo quindi di più. È interessante la sua evoluzione nel corso della storia, che è anche una regressione per certi versi. È la prima che si pone delle domande su che senso abbia una vita così frivola e, appunto, banale e l’unica che cerca di cambiarla in meglio in maniera consistente.

La cosa che ho apprezzato meno, anzi per essere sinceri dovrei dire “la parte che non mi è piaciuta affatto” è quella del “sesso”, che non è vero e proprio sesso, ma sono una quindicina, forse ventina di pagine soft porno che non c’entrano assolutamente nulla con l’evoluzione del racconto, che potevano essere tranquillamente omesse e sottintese e che invece generano una parentesi tediante e imbarazzante che, leggendola, non si può fare altro che finisca presto.
Personalmente, esseno verso la fine, ho pensato, non senza un certo panico “Speriamo non continui così fino alla fine”, perché, parlandoci chiaro, se volessi leggere dei racconti erotici li cercherei su internet, o comprerei dei libri erotici, non romantici/young adult. Non voglio poi essere polemica e continuare i collegamenti che potrebbe dare questi insegnamenti alle ragazzine che potrebbero leggere questo genere di soft porno.

In linea generale però il libro è molto bello ed intrigante, i personaggi sono decisamente fantastici e vale la pena perdere qualche ora per queste 300 pagine. Il volume non ha molti momenti di vuoto e tende a tenere il lettore incollato a se stesso per procedere nella storia. Anna Premoli ha, inoltre, una scrittura molto fluida e lineare, decisamente piacevole e rilassante. Manca di paroloni improbabili eccessive subordinazioni dei periodi.

Lettori ai quali si rivolge:

Ragazze, perché dubito che ad un ragazzo possa interessare il genere e over 18 giusto per le scene spinte