venerdì 22 agosto 2014

Shadowhunters – Città di Vetro

Shadowhunters – Città di Vetro, di Cassandra Clare

Sinossi:

Clary era convinta di essere una ragazza come tante e invece non solo è una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, ma ha anche l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera del padre Valentine, Clary deve addentrarsi nella Città di Vetro, luogo d'origine degli Shadowhunters, insieme al fratello Jace e al suo migliore amico Simon. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale… e i segreti del passato rischiano di essere fatali.






Casa editrice:

Mondadori

Collana:

Oscar Bestsellers

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2011

Traduttore:

M. C. Leardini

Prezzo di Copertina:

10,50€

ISBN:

978-88-04-60584-3

Numero di Pagine:

566

Capitoli precedenti:

Shadowhunters - Città di Ossa
Shadowhunters - Città di Cenere

Informazioni sull'autore:

Cassandra Clare è nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn, dove, per non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive libri nei caffé e nei ristoranti. Per Mondadori ha pubblicato anche Shadowhunters - Città di Ossa, Shadowhunters - Città di Cenere, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, Shadowhunters - Città delle anime perdute, Shadowhunters - Le origini - L'angelo , Shadowhunters - Le origini - Il Principe e Shadowhunters - Le origini – La Principessa

Premi importanti vinti dall'autore:

Vincitrice del An American Library Association Teens Top Ten Award
Vincitrice del The 2010 Abraham Lincoln Illinois High School Book Award
Vincitrice del The 2010 Pacific Northwest Library Association Young Reader’s Choice Award
E molti altri

Eventuali premi vinti dal libro:

///

Genere:

Urban Fantasy

Ambiente:

New York – Idris (una città creata dagli Shadowhunter, protetta da alcune apposite barriere anti-demone e i Mondani non possono vedere grazie ad una serie di incantesimi)

Tempo:

Contemporaneo


Recensione:

Il terzo capitolo della saga… non so bene che dire in quanto il mio giudizio non è variato nemmeno un poco dai due precedenti.
Partiamo da un aggiornamento sui personaggi, perché in questo libro ne vengono presentati di nuovi:
Amatis: sorella di Luke ed ex membro del Circolo di Valentine, si presenta come una donna di indole buona, tormentata dai ricordi e dall’affetto che provava per l’ex marito. È anche una donna forte e severa, con un che di profondamente Materno.
Sebastian: una personaggio in netto sviluppo nel libro, ma che noi conosciamo inizialmente come un’affascinante cugino dei Penhallow, che è giunto ad Idris per assistere alle decisioni del Conclave assieme agli altri. Sarà un esempio e un aiuto per Clary che ne approfitterà, già che c’è, per baciarsi un altro dei primi conosciuti che trova.
Per la recensione vera e propria, invece, come nei due precedenti il mio personaggio preferito è assolutamente Magnus Bane, l’unico che fino alla fine non si rivela ne scontato ne banale, che è buono, è vero, ma allo stesso tempo il lettore non è mai certo di Quanto possa essere buono e se lo sia davvero..
Gli altri personaggi, seppur ben caratterizzati, sono questa volta molto banali e monotoni, quasi in maniera fastidiosa. Non fanno mai nulla di imprevedibile o strano, inoltre viene, per quanto lo ritenessi impossibile, ancor più accentuata la storia d’amore tra i protagonisti che sfocia nel tediante. Non si fa che ribadire cose già dette, ri-sottolineare quanto Jace soffra per Clary e Clary per Jace. Quanto Jace sia fiero e deciso e quanto Clary sia solo una sciocca impulsiva. Come anche nel primo si fa quasi credere al lettore che quest’agonia finirà, quando Clary esce con Sebastian e se lo bacia (io fossi in Jace starei attento, per ora tutti quelli che ci han provato se li è fatti) e quando Jace si sbaciucchia Aline (che lui fosse un donnaiolo incallito lo ripete dal primo volume).

Purtroppo, oltretutto, quando non si parla della storia d’amore è quasi sempre solo una lunga sequenza di mosse di combattimento, il che rende la storia ancora più banale. L’unica scena interessante di tutto il libro è quando vanno a casa Wayland a cercare il libro bianco e trovano Ithuriel che spiega loro il passato e ciò che ha fatto Valentine.
La cosa che mi spiace di più di questo libro, e di tutta la saga è che, secondo me la scrittrice ha buone potenzialità sia a livello di fantasia che di scrittura. I libri riescono a catturare i lettore in maniera quasi forzata. Non smetteresti mai di leggere, e tutto questo viene sprecato nella scrittura di una serie di romanzi rosa dall’ambientazione Urban Fantasy.

Lettori ai quali si rivolge:

Pubblico adolescenziale

venerdì 15 agosto 2014

Il Mercante di libri maledetti

Il mercante di libri maledetti, di Marcello Simoni

Sinossi:

È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede qualcosa di molto prezioso, che non è disposto a cedere ai suoi inseguitori. Sono passati tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, riceve da un nobile veneziano l’incarico di mettersi sulle tracce di un libro rarissimo, l’Uter Ventorum. Si dice che contenga antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permetta di evocare gli angeli e la loro divina sapienza. Inizia così l’avventuroso viaggio di Ignazio tra Italia, Francia e Spagna, sulle tracce di un manoscritto che qualcuno pare abbia smembrato in quattro parti e accuratamente nascosto. Solo chi è in grado di risolvere complicati enigmi, e di decifrare strani messaggi disseminati nel percorso che conduce al libro, potrà trovarlo e accedere ai suoi segreti. Ma Ignazio non è l’unico a volerlo. Ci sono personaggi loschi e ambigui che intendono entrarne in possesso, anche con l’inganno e con la forza. Chi riuscirà per primo a scoprire dove si trova? E cosa saranno pronti a rischiare, tutti coloro che lo inseguono, per svelare per primi i suoi arcani misteri?


Casa editrice:

Newton Compton

Collana:

Nuova narrativa Newton

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2011

Traduttore:

Autore italiano

Prezzo di Copertina:

5,90€

ISBN:

978-88-541-4131-5

Numero di Pagine:

349

Capitoli precedenti:

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Informazioni sull'autore:

Ex archeologo, laureato in Lettere, svolge attualmente il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell'alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e nel 2014 L'abbazia dei cento peccati.

Premi importanti vinti dall'autore:

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Eventuali premi vinti dal libro:

Premio Bancarella 2012
Finalista al premio letterario Emilio Salgari
Candidato al Premio Fiesole edizione 2012

Genere:

Giallo Storico

Ambiente:

Italia, Francia eSpagna

Tempo:

1205


Recensione:

Ancora una volta mi trovo a giudicare un libro che non rientra a pieno nel mio genere prediletto (il Fantasy), un po’ per scelta e un po’ per caso, infatti questo libro è stato acquistato perché il titolo mi sembrava intrigante, così come la copertina e perché non ho fatto immediatamente caso al fatto che fosse un giallo.

Qualora abbiate già letto Il nome della rosa di Umberto Eco, potete immaginare praticamente la stessa ambientazione, a parer mio molto interessante e, in questo caso, molto ben descritta, infatti Marcello Simoni lascia trasparire in ogni pagina del libro dei dettagli che riescono a mantenere attiva nella mente del lettore la situazione ambientale, oltre che gli eventi, permettendo un maggior trasporto nella storia alla quale, quasi, sembra di partecipare internamente come silenziosi spettatori.

Chi dona tanta cura all’ambiente non può certo scordarsi dei personaggi che prendono vita minuto dopo minuto, svelandosi lentamente. Non viene, infatti, mai fatta una completa descrizione di uno dell’altro o dell’altro ancora, ma vengono dati mano a mano durante la lettura piccoli tasselli di tanti puzzle(relativi a ogni singolo personaggio con la sua storia personale) che ne vanno globalmente a comporre uno ancora maggiore, che è il libro stesso.

Trovo incredibile come questo autore sia riuscito a mantenere costantemente interessante quella che non è nulla più che una ricerca continua dei vari tasselli che compongono l’Uter Ventorum che vogliono i protagonisti del libro, e per questo non posso che stimarlo. Ho apprezzato moltissimo anche il modo di scrivere di Simoni, mai semplicistico e con termini discretamente eruditi, che fanno sempre piacere quando gli autori riescono ad utilizzarli senza rendere il volume soporifero e pesante.

Per quel poco che so di gialli io credo, globalmente, che questo sia un libro che merita assolutamente una lettura, dato anche il costo molto contenuto.

Lettori ai quali si rivolge:

Dai 16 anni in su

domenica 10 agosto 2014

Shadow Dance I - La danza degli inganni

Shadow Dance I – La danza degli inganni, di David Dalglish

Sinossi:

Thren Felhorn, mastro della Gilda del Ragno, è un assassino spietato, il capo indiscusso delle Gilde dei Ladri. Tutti lo temono. Persino il re Edwin Vaelor, giovane e inetto; persino il Triumvirato, l’alleanza delle tre famiglie aristocratiche più potenti dell’intera terra del Drezel, da anni impegnate in una guerra senza quartiere con i ladri che attentano alle loro ricchezze. Ora, però, Thren ha un piano per porre fine alle ostilità una volta per tutte: vuole colpire i suoi nemici durante la grande festa del Kensgold, quando i tre patriarchi si riuniscono per festeggiare e fare sfoggio di ricchezza e potere. Anche Aaron teme Thren, e non oserebbe mai ribellarsi a lui. É il suo unico erede, il figlio che dovrà prendere il suo posto al vertice della Gilda. A otto anni Aaron ha ucciso per la prima volta, ha accoltellato il suo stesso fratello maggiore. Ora che ne ha tredici, però, il pensiero di vivere nella violenza e nell’assassinio lo disgusta. Può contare su due soli alleati: Kayla, la giovane ladra che gli ha salvato la vita, diventando così il braccio destro di Thren, e Robert Haern, l’anziano ex tutore di corte e suo precettore, che vorrebbe per il ragazzo una sorte diversa da quella che il padre gli impone. Intanto, mentre i preparativi per il Kensgold si fanno incandescenti, il patriarca Maynard Gemcroft cerca di sopravvivere ai complotti della famiglia rivale dei Kull, cui sua figlia Alyssa si è incautamente legata. Ma la ragazza dovrà scegliere da che parte stare, e lo farà sotto la guida e con l’aiuto delle Senzavolto, guerriere abilissime, dotate di capacità magiche e capaci di violare anche le fortezze più impenetrabili


Casa editrice:

Fabbri

Collana:

Crossing

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2014

Traduttore:

Massaron S.

Prezzo di Copertina:

5€

ISBN:

978-88-451-9957-8

Numero di Pagine:

272

Capitoli precedenti:

Primo della serie

Informazioni sull'autore:

È nato a Ft. Lauderdale, Florida, poi quando aveva quattro anni la famiglia si trasferisce nella cittadina di Purdy nel Missouri
Dichiara di essere sempre stato un topo di biblioteca e già quando frequentava la quarta elementare leggeva romanzi di Crichton e Tom Clancy
Nella High School ha avuto la fortuna di avere un bravo insegnante nel corso di scrittura creativa che stimolava gli studenti a scrivere sempre “qualcosa”.
Vive in Missouri con sua moglie Samantha e le figlie Morgan e Katherine. La sua serie Shadowdance è stata venduta in tutto il mondo.

Premi importanti vinti dall'autore:

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Eventuali premi vinti dal libro:

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Genere:

Fantasy

Ambiente:

Neldar (creata dall’autore)

Tempo:

Medievale Fantasy


Recensione:

Sul libro che ho comprato, anche se non c’è nell’immagine della copertina che ho riportato in alto a sinistra, c’era una mezza sovracopertina pubblicitaria che cita: ”IL PRIMO CAPITOLO DELLA SAGA FANTASY CHE HA CONQUISTATO IL MONDO”, ovviamente per un amante del genere fantasy come me non è stato possibile resistere a una simile tentazione a soli 5 euro, anche se il titolo in se non mi ispirava moltissimo. Fidandomi della Mondadori (che fino ad ora non mi aveva mai particolarmente delusa) ho deciso di acquistare questo libro, spinta anche dal fatto he il libro che volevo non c’era e dovevo ordinarlo, quindi mi serviva qualche cosa da leggere nel mentre…

Aprendo il libro, l’ultima parte della Quarta di copertina dice: “Uno straordinario affresco di magia, combattimento, brutalità, avventura nel primo capitolo di una saga fantasy che ha conquistato i lettori di tutto il mondo”, insomma da copertina e sovracopertina dovrei avere in mano un libro che come minimo dovrebbe soppiantare lo storico Signore degli Anelli. A seguito di questa premessa mi sono messa di buon grado a leggere le pagine iniziali che partono con una narrativa veloce, leggera e una scrittura molto grande, il che prelude a un libro piuttosto breve.

Leggo, leggo, leggo e i miei occhi non possono credere davvero a quello che hanno visto e che cito: “Le loro donne si imbellettano e cianciano come se non avessero mai sentito parlare di cazzo, e di conseguenza gli uomini si adeguano non tirandolo mai fuori per insegnare loro come stanno le cose" p. 54, si tratta di una frase detta dalla figlia di un Triumviro, ossia una delle famiglie più potenti di tutta la zona, che quindi dovrebbe aver seguito almeno una minima educazione. Sebbene poco prima venga detto che non è proprio fine come ragazza, io azzarderei a dire che in un ambientazione fantasy medievale la parola "cazzo" e il parlare di fare sesso da parte di una nobile signorina con il “non lo tirano mai fuori” sia da considerarsi assolutamente off limits (senza contare che se, nel 2014, dicessi io una cosa del genere a mio padre non oso pensare quante me ne direbbe).
Inutile dire che avrò riletto almeno 3 volte la frase per accertarmi di non essere vittima di allucinazioni o di non essermi addormentata e averla sognata, e, ahimè, né dormivo né ero allucinata, infatti la frase è proprio scritta lì.

Dopo una cosa simile ero tentata di chiudere il libro e lanciarlo direttamente nel cestino, ma ho pensato che non avrei potuto recensire solo 45 pagine e che, soprattutto era giusto che sapessi se si trattava di una “svista di traduzione” o meno. Come si può immaginare non si tratta di una svista di traduzione, perché in tal caso le sviste sono parecchie, infatti, ad esempio, anche a P.237 la prima riga riporta la frase del RE:” Cazzo. E quanto dovrebbe durare questo maledetto Kensglod?”.

Ora, parlando seriamente, io non so se si tratta di un problema di traduzione o meno e, in realtà mi piacerebbe scoprirlo per pura curiosità personale, tuttavia io trovo molto brutto un libro così gratuitamente volgare. A parte questo non mi è particolarmente piaciuto anche per altri motivi: i personaggi sono caratterizzati, ma poi nemmeno tanto, della storia dell’ambientazione non si sa praticamente niente e non si sa niente nemmeno dei triumviri e delle loro famiglie, il che, considerato che si parla di una preparazione di guerra a loro, sarebbe doveroso. La storia in se è un po’ banale. I ladri rubano troppo, i ricchi si sentono minacciati e vogliono eliminarli, mentre il re, codardo e imbranato che si è fatto fregare dal suo comandante dell’esercito, vuole starne fuori ecc..

Sicuramente NON è un fantasy che conquisterà il mondo, a meno che di parli di un mondo di analfabeti che si innamorano dell’immagine della copertina, e sicuramente io non comprerò i sequel (ben tre), ma eventualmente li noleggerò in biblioteca e giusto per poterli recensire per voi. È un libro che costa poco, ma quei soldi non li vale minimamente, io, personalmente, ne sconsiglio la lettura.

Lettori ai quali si rivolge:

Nessuno

sabato 9 agosto 2014

Le avventure di Sherlock Holmes

Le avventure di Sherlock Holmes, di Arthur Conan Doyle

Sinossi:

Intelligenza, acume, dinamismo, fascino, anticonformismo, genio per l'arte deduttiva e grande abilità nel ricorrere ai travestimenti fanno di Sherlock Holmes uno dei personaggi più amati e straordinari della letteratura gialla di tutti i tempi. Una vera e propria leggenda, un modello più volte imitato. Le avventure di Sherlock Holmes è la prima e più nota raccolta di racconti che hanno per protagonista il celebre detective londinese. Pubblicata nel 1892, comprende dodici short stories uscite fra il 1891 e il 1892 sulla rivista Strand. Si tratta di opere fra le più amate dai fan di Sherlock Holmes, veri classici del giallo, come La lega dei capelli rossi, L'avventura della fascia maculata e Uno scandalo in Boemia. A essi seguiranno numerosi altri racconti pubblicati su riviste e poi racconti in quattro volumi successivi, tutti di enorme successo.






Casa editrice:

Rusconi

Collana:

Grandi Gialli Rusconi

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2012

Traduttore:

???

Prezzo di Copertina:

5,90€

ISBN:

978-8818-02701-3

Numero di Pagine:

290

Capitoli precedenti:

Ci sono molti libri inerenti Sherlock Holmes, ma non saprei in che ordine sono stati scritti

Informazioni sull'autore:

Sir Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 22 maggio 1859 – Crowborough, 7 luglio 1930) è stato uno scrittore, medico e poeta scozzese, considerato, insieme ad Edgar Allan Poe, il fondatore di due generi letterari: il giallo e il fantastico.
In particolare è il capostipite del sottogenere noto come giallo deduttivo, reso famoso dal personaggio dell'investigatore Sherlock Holmes. La produzione dello scrittore tuttavia spazia dal romanzo d'avventura alla fantascienza, dal soprannaturale ai temi storici.

Premi importanti vinti dall'autore:

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Eventuali premi vinti dal libro:

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Genere:

Giallo

Ambiente:

Regno Unito

Tempo:

Fine 1800


Recensione:

Voglio iniziare con una piccola nota circa il prezzo di copertina, io ho scritto 5,90€ che è quello che io ho pagato questo libro, ma sulla copertina, effettivamente, non c’è stampato nessun prezzo. Io l’ho comprato presso Buona Stampa, un negozietto di libri di Courmayeur, ma non sono certa altri negozi facciano lo stesso prezzo. Sulla copertina e nel libro non è nemmeno segnato chi ha curato la traduzione del libro, quindi non ho potuto dare tale indicazione e me ne rammarico.

I personaggi principali di questo libro sono ovviamente Sherlock Holmes, notissimo investigatore privato londinese che si dedica, pià per diletto che per soldi, alla risoluzione di casi che lui possa trovare “interessanti”. Ha capacità deduttive incredibili, oltre che una buona serie di nozioni chimiche, mediche ecc. Altro personaggio fondamentale è il suo aiutante, il Dr. Watson, medico che opera in uno studio poco distante e che è molto legato a Sherlock Holmes, presso il quale viveva prima di sposarsi. Un uomo buono e gentile, oltre che molto curioso

Detto questo possiamo passare al giudizio vero e proprio sul libro che a me non è piaciuto, non per carenze di Doyle, ma più, credo, per un mio errore fondamentale.
Questo libro parla, a seguito della morte di Sherlock Holmes, delle sue avventure narrate dal suo amico Watson, ed essendo una serie di avventure narrate in maniera “commemorativa” non riescono a generare quell’amore per un personaggio ben descritto che un lettore come me, solitamente cerca. Credo, tuttavia, che partendo dal primo libro inerente Sherlock Holmes (che sono andata a cercare e dovrebbe essere Uno studio in Rosso, che oltretutto è un romanzo e non un racconto breve) ci sia una descrizione migliore che renda onore a questo personaggio famosissimo e lo faccia entrare nel cuore del lettore.

Altro motivo per il quale non mi è piaciuto molto, è che parla di avventure che l’una con l’altra non c’entrano praticamente nulla, e comprandolo speravo fossero anche solo vagamente collegate, ma anche questo credo derivi da una mia mancanza nel non essermi informata prima e meglio su ciò che andavo a leggere. Tuttavia ad un appassionato del genere Giallo (che io non sono) credo questo volume possa piacere molto. Il fatto che Doyle fosse un medico ed avesse quindi una certa quantità di conoscenze che ha applicato nella stesura dei suoi romanzi (in questo caso avventure), fa sì che tutti i casi siano realistici e ben studiati, non dando mai il senso della presenza di lacune nella storia, il che rende la lettura piacevole, scorrevole ed interessante.

Passando per un istante da un dettaglio tecnico, io consiglio, in presenza dello stesso libro edito da un'altra casa, di preferire quello dell’altra casa, in quanto ho trovato una lunga serie di sgradevoli errori di battitura che, anche se solo per un secondo, rovinano la lettura, e se su uno si può passare, su una ventina circa direi di no.

Lettori ai quali si rivolge:

Chiunque

sabato 2 agosto 2014

Shadowhunters - Città di Cenere

Shadowhunters – Città di cenere, di Cassandra Clare

Sinossi:

Clary: vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni?
Valentine: l’unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che fra l’altro è suo padre.
Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre…
E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di ossa scompare la Spada dell’Anima. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.




Casa editrice:

Mondadori

Collana:

Oscar Bestsellers

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2010

Traduttore:

R.Belletti

Prezzo di Copertina:

10€

ISBN:

978-88-04-60172-2

Numero di Pagine:

467

Capitoli precedenti:

Shadowhunters - Città di Ossa

Informazioni sull'autore:

Cassandra Clare è nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn, dove, per non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive libri nei caffé e nei ristoranti. Per Mondadori ha pubblicato anche Shadowhunters - Città di Ossa, Shadowhunters - Città di Vetro, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, Shadowhunters - Città delle anime perdute, Shadowhunters - Le origini - L'angelo, Shadowhunters - Le origini - Il Principe e Shadowhunters - Le origini – La Principessa

Premi importanti vinti dall'autore:

Vincitrice del An American Library Association Teens Top Ten Award
Vincitrice del The 2010 Abraham Lincoln Illinois High School Book Award
Vincitrice del The 2010 Pacific Northwest Library Association Young Reader’s Choice Award
E molti altri

Eventuali premi vinti dal libro:

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Genere:

Urban Fantasy

Ambiente:

New York

Tempo:

Contemporaneo


Recensione:

Io consiglio sempre di leggere le saghe in ordine, quindi non andrò a riprendere quello che ho detto del primo volume (Shadowhunters – La città di Ossa), ma mi limiterò ad esporre quello che penso di questo libro.

Partiamo dai personaggi principali che in questo volume aumentano, o meglio, alcuni secondari hanno un ruolo un po’ più importante:
Magnus Bane: scusate ma non riesco proprio a metterlo per secondo nonostante non sia un protagonista. Io ringrazio personalmente Cassandra Clare per aver creato questo stupendo personaggio folle. Magus è tutto: è fiero, è immortale e gay, e, soprattutto, in tutto ciò riesce a farmi sempre sorridere (se non ridere). Si tratta del Sommo stregone di Brooklyn che abbiamo visto come personaggio secondario già in Shadowhunters – Città di Ossa e che in questo volume inizia a prestare maggiori attenzioni ad Alec e viceversa, oltre che dare un aiuto veramente importante nella risoluzione dei problemi
Simon Lewis: è il migliore amico di Clary, un povero sfigato Nerd (e sia chiaro, io per prima sono una nerd, quindi non è un insulto al genere), che va dietro alla protagonista venendo clamorosamente scaricato nel precedente volume. In questo diventa un vampiro in tutto e per tutto e cerca di iniziare a capire come funzionano i suoi nuovi poteri.
La famiglia Lightwood: una famiglia intera di Cacciatori, della quale si sa poco e a sprazzi, in quanto, appunto, non sono personaggi principali, in questo libro vengono un po’ più delineati, fissati con le regole, la disciplina e le tradizioni e abitudini, sono generalmente poco aperti nei confronti di chi non è uno Shadowhunters.
L’inquisitrice Herondale: Una donna fredda come il ghiaccio e acida come la bile che fin dal primo momento sembra avercela a morte con Jace. Durante tutto il libro viene, a pizzichi e bocconi, raccontata la sua storia e al contempo viene resa insopportabile in ogni maniera possibile ma… È uno dei pochi personaggi che a un certo punto riescono davvero a fare salire le lacrime.
Presentati questi ulteriori personaggi che vengono approfonditi nel libro, passiamo alla recensione… Sarà un caso, o forse no, ma sono sempre stata un amante dei libri dispari, trovando i pari sempre un po’ vuoti e poco interessanti e questo non fa differenza dalle altre saghe.
Partiamo dalla copertina, perché questo libro viene spacciato per Urban fantasy, ma è una storia d’amore per adolescenti che ha come sfondo un ambientazione Urban fantasy e l’immagine lo evidenzia in maniera lampante: due ragazzi in posa vagamente sensuale dove lui accenna a un bacio sul collo di lei. Personalmente trovo questa copertina piuttosto brutta (non nel senso che è brutta la foto, ma che non approvo la scelta di usarla come copertina di un libro che dovrebbe appartenere ad un altro genere).

Tralasciando la copertina passiamo al contenuto, come già detto per il primo volume, trovo i personaggi molto ben caratterizzati, anche se in questo libro perdono un po’ di fegato (per non essere volgare). Isabelle e Alec che in “Cità di Ossa” sembravano due signori cacciatori, se non nel finale, sembrano due bambocci rimbambiti, il che è piuttosto incoerente, almeno dal mio punto di vista. Anche la venialità di Magnus perde il suo fascino, ma grazie al cielo questo fantastico personaggio viene salvato in extremis per altri suoi interventi (non voglio fare troppo spoil).

Oltre a un peggioramento generale dei personaggi ho trovato anche molto meno avvincente la trama, basata purtroppo per la maggior parte del tempo sui sentimenti di Clary per Jace e di Jace per Clary, dei quali, tendenzialmente, a un lettore di vero fantasy non importa praticamente, assolutamente, nulla. Per carità, va bene che ci siano legami tra i personaggi e le storie d’amore, purché siano un remoto sfondo e appena accennati (a meno che non siano fondamentali per lo svolgimento della trama, e qui sicuramente non lo sono). Se si vuole scrivere un romanzo rosa che lo si dichiari come tale così da non ingannare chi ha invece altre aspettative.

Se escludiamo dalla vicenda la noiosissima storia d’amore tra teenagers possiamo scoprire una sotto trama invece curiosa, che merita di essere letta. Apprezzo l’invenzione degli strumenti del mortali (non in quanto strumenti del potere perché di quelli ce n’è d’ogni tipo in ogni ambientazione) ma di come sono strutturati questi, apparentemente combinabili oltre che forti singolarmente. Mi piace meno la figura di Valentine, troppo poco coerente, come gli viene fatto notare anche nella trama: odia i demoni ma ne evoca un esercito, sembra il classico cattivo che fa il cattivo giusto perché è pazzo, e onestamente risulta piuttosto scontato fin dalla sua prima apparizione.

Spero che questo libro abbia subito la “sfiga dei numeri pari” e che quindi il prossimo sia migliore di questo e spero anche del primo, in modo da stupirmi piacevolmente.

Lettori ai quali si rivolge:

Pubblico adolescenziale