domenica 10 agosto 2014

Shadow Dance I - La danza degli inganni

Shadow Dance I – La danza degli inganni, di David Dalglish

Sinossi:

Thren Felhorn, mastro della Gilda del Ragno, è un assassino spietato, il capo indiscusso delle Gilde dei Ladri. Tutti lo temono. Persino il re Edwin Vaelor, giovane e inetto; persino il Triumvirato, l’alleanza delle tre famiglie aristocratiche più potenti dell’intera terra del Drezel, da anni impegnate in una guerra senza quartiere con i ladri che attentano alle loro ricchezze. Ora, però, Thren ha un piano per porre fine alle ostilità una volta per tutte: vuole colpire i suoi nemici durante la grande festa del Kensgold, quando i tre patriarchi si riuniscono per festeggiare e fare sfoggio di ricchezza e potere. Anche Aaron teme Thren, e non oserebbe mai ribellarsi a lui. É il suo unico erede, il figlio che dovrà prendere il suo posto al vertice della Gilda. A otto anni Aaron ha ucciso per la prima volta, ha accoltellato il suo stesso fratello maggiore. Ora che ne ha tredici, però, il pensiero di vivere nella violenza e nell’assassinio lo disgusta. Può contare su due soli alleati: Kayla, la giovane ladra che gli ha salvato la vita, diventando così il braccio destro di Thren, e Robert Haern, l’anziano ex tutore di corte e suo precettore, che vorrebbe per il ragazzo una sorte diversa da quella che il padre gli impone. Intanto, mentre i preparativi per il Kensgold si fanno incandescenti, il patriarca Maynard Gemcroft cerca di sopravvivere ai complotti della famiglia rivale dei Kull, cui sua figlia Alyssa si è incautamente legata. Ma la ragazza dovrà scegliere da che parte stare, e lo farà sotto la guida e con l’aiuto delle Senzavolto, guerriere abilissime, dotate di capacità magiche e capaci di violare anche le fortezze più impenetrabili


Casa editrice:

Fabbri

Collana:

Crossing

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2014

Traduttore:

Massaron S.

Prezzo di Copertina:

5€

ISBN:

978-88-451-9957-8

Numero di Pagine:

272

Capitoli precedenti:

Primo della serie

Informazioni sull'autore:

È nato a Ft. Lauderdale, Florida, poi quando aveva quattro anni la famiglia si trasferisce nella cittadina di Purdy nel Missouri
Dichiara di essere sempre stato un topo di biblioteca e già quando frequentava la quarta elementare leggeva romanzi di Crichton e Tom Clancy
Nella High School ha avuto la fortuna di avere un bravo insegnante nel corso di scrittura creativa che stimolava gli studenti a scrivere sempre “qualcosa”.
Vive in Missouri con sua moglie Samantha e le figlie Morgan e Katherine. La sua serie Shadowdance è stata venduta in tutto il mondo.

Premi importanti vinti dall'autore:

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Eventuali premi vinti dal libro:

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Genere:

Fantasy

Ambiente:

Neldar (creata dall’autore)

Tempo:

Medievale Fantasy


Recensione:

Sul libro che ho comprato, anche se non c’è nell’immagine della copertina che ho riportato in alto a sinistra, c’era una mezza sovracopertina pubblicitaria che cita: ”IL PRIMO CAPITOLO DELLA SAGA FANTASY CHE HA CONQUISTATO IL MONDO”, ovviamente per un amante del genere fantasy come me non è stato possibile resistere a una simile tentazione a soli 5 euro, anche se il titolo in se non mi ispirava moltissimo. Fidandomi della Mondadori (che fino ad ora non mi aveva mai particolarmente delusa) ho deciso di acquistare questo libro, spinta anche dal fatto he il libro che volevo non c’era e dovevo ordinarlo, quindi mi serviva qualche cosa da leggere nel mentre…

Aprendo il libro, l’ultima parte della Quarta di copertina dice: “Uno straordinario affresco di magia, combattimento, brutalità, avventura nel primo capitolo di una saga fantasy che ha conquistato i lettori di tutto il mondo”, insomma da copertina e sovracopertina dovrei avere in mano un libro che come minimo dovrebbe soppiantare lo storico Signore degli Anelli. A seguito di questa premessa mi sono messa di buon grado a leggere le pagine iniziali che partono con una narrativa veloce, leggera e una scrittura molto grande, il che prelude a un libro piuttosto breve.

Leggo, leggo, leggo e i miei occhi non possono credere davvero a quello che hanno visto e che cito: “Le loro donne si imbellettano e cianciano come se non avessero mai sentito parlare di cazzo, e di conseguenza gli uomini si adeguano non tirandolo mai fuori per insegnare loro come stanno le cose" p. 54, si tratta di una frase detta dalla figlia di un Triumviro, ossia una delle famiglie più potenti di tutta la zona, che quindi dovrebbe aver seguito almeno una minima educazione. Sebbene poco prima venga detto che non è proprio fine come ragazza, io azzarderei a dire che in un ambientazione fantasy medievale la parola "cazzo" e il parlare di fare sesso da parte di una nobile signorina con il “non lo tirano mai fuori” sia da considerarsi assolutamente off limits (senza contare che se, nel 2014, dicessi io una cosa del genere a mio padre non oso pensare quante me ne direbbe).
Inutile dire che avrò riletto almeno 3 volte la frase per accertarmi di non essere vittima di allucinazioni o di non essermi addormentata e averla sognata, e, ahimè, né dormivo né ero allucinata, infatti la frase è proprio scritta lì.

Dopo una cosa simile ero tentata di chiudere il libro e lanciarlo direttamente nel cestino, ma ho pensato che non avrei potuto recensire solo 45 pagine e che, soprattutto era giusto che sapessi se si trattava di una “svista di traduzione” o meno. Come si può immaginare non si tratta di una svista di traduzione, perché in tal caso le sviste sono parecchie, infatti, ad esempio, anche a P.237 la prima riga riporta la frase del RE:” Cazzo. E quanto dovrebbe durare questo maledetto Kensglod?”.

Ora, parlando seriamente, io non so se si tratta di un problema di traduzione o meno e, in realtà mi piacerebbe scoprirlo per pura curiosità personale, tuttavia io trovo molto brutto un libro così gratuitamente volgare. A parte questo non mi è particolarmente piaciuto anche per altri motivi: i personaggi sono caratterizzati, ma poi nemmeno tanto, della storia dell’ambientazione non si sa praticamente niente e non si sa niente nemmeno dei triumviri e delle loro famiglie, il che, considerato che si parla di una preparazione di guerra a loro, sarebbe doveroso. La storia in se è un po’ banale. I ladri rubano troppo, i ricchi si sentono minacciati e vogliono eliminarli, mentre il re, codardo e imbranato che si è fatto fregare dal suo comandante dell’esercito, vuole starne fuori ecc..

Sicuramente NON è un fantasy che conquisterà il mondo, a meno che di parli di un mondo di analfabeti che si innamorano dell’immagine della copertina, e sicuramente io non comprerò i sequel (ben tre), ma eventualmente li noleggerò in biblioteca e giusto per poterli recensire per voi. È un libro che costa poco, ma quei soldi non li vale minimamente, io, personalmente, ne sconsiglio la lettura.

Lettori ai quali si rivolge:

Nessuno

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