sabato 2 agosto 2014

Shadowhunters - Città di Cenere

Shadowhunters – Città di cenere, di Cassandra Clare

Sinossi:

Clary: vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni?
Valentine: l’unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che fra l’altro è suo padre.
Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre…
E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di ossa scompare la Spada dell’Anima. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.




Casa editrice:

Mondadori

Collana:

Oscar Bestsellers

Reparto:

Narrativa

Anno di Pubblicazione:

2010

Traduttore:

R.Belletti

Prezzo di Copertina:

10€

ISBN:

978-88-04-60172-2

Numero di Pagine:

467

Capitoli precedenti:

Shadowhunters - Città di Ossa

Informazioni sull'autore:

Cassandra Clare è nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn, dove, per non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive libri nei caffé e nei ristoranti. Per Mondadori ha pubblicato anche Shadowhunters - Città di Ossa, Shadowhunters - Città di Vetro, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, Shadowhunters - Città delle anime perdute, Shadowhunters - Le origini - L'angelo, Shadowhunters - Le origini - Il Principe e Shadowhunters - Le origini – La Principessa

Premi importanti vinti dall'autore:

Vincitrice del An American Library Association Teens Top Ten Award
Vincitrice del The 2010 Abraham Lincoln Illinois High School Book Award
Vincitrice del The 2010 Pacific Northwest Library Association Young Reader’s Choice Award
E molti altri

Eventuali premi vinti dal libro:

///

Genere:

Urban Fantasy

Ambiente:

New York

Tempo:

Contemporaneo


Recensione:

Io consiglio sempre di leggere le saghe in ordine, quindi non andrò a riprendere quello che ho detto del primo volume (Shadowhunters – La città di Ossa), ma mi limiterò ad esporre quello che penso di questo libro.

Partiamo dai personaggi principali che in questo volume aumentano, o meglio, alcuni secondari hanno un ruolo un po’ più importante:
Magnus Bane: scusate ma non riesco proprio a metterlo per secondo nonostante non sia un protagonista. Io ringrazio personalmente Cassandra Clare per aver creato questo stupendo personaggio folle. Magus è tutto: è fiero, è immortale e gay, e, soprattutto, in tutto ciò riesce a farmi sempre sorridere (se non ridere). Si tratta del Sommo stregone di Brooklyn che abbiamo visto come personaggio secondario già in Shadowhunters – Città di Ossa e che in questo volume inizia a prestare maggiori attenzioni ad Alec e viceversa, oltre che dare un aiuto veramente importante nella risoluzione dei problemi
Simon Lewis: è il migliore amico di Clary, un povero sfigato Nerd (e sia chiaro, io per prima sono una nerd, quindi non è un insulto al genere), che va dietro alla protagonista venendo clamorosamente scaricato nel precedente volume. In questo diventa un vampiro in tutto e per tutto e cerca di iniziare a capire come funzionano i suoi nuovi poteri.
La famiglia Lightwood: una famiglia intera di Cacciatori, della quale si sa poco e a sprazzi, in quanto, appunto, non sono personaggi principali, in questo libro vengono un po’ più delineati, fissati con le regole, la disciplina e le tradizioni e abitudini, sono generalmente poco aperti nei confronti di chi non è uno Shadowhunters.
L’inquisitrice Herondale: Una donna fredda come il ghiaccio e acida come la bile che fin dal primo momento sembra avercela a morte con Jace. Durante tutto il libro viene, a pizzichi e bocconi, raccontata la sua storia e al contempo viene resa insopportabile in ogni maniera possibile ma… È uno dei pochi personaggi che a un certo punto riescono davvero a fare salire le lacrime.
Presentati questi ulteriori personaggi che vengono approfonditi nel libro, passiamo alla recensione… Sarà un caso, o forse no, ma sono sempre stata un amante dei libri dispari, trovando i pari sempre un po’ vuoti e poco interessanti e questo non fa differenza dalle altre saghe.
Partiamo dalla copertina, perché questo libro viene spacciato per Urban fantasy, ma è una storia d’amore per adolescenti che ha come sfondo un ambientazione Urban fantasy e l’immagine lo evidenzia in maniera lampante: due ragazzi in posa vagamente sensuale dove lui accenna a un bacio sul collo di lei. Personalmente trovo questa copertina piuttosto brutta (non nel senso che è brutta la foto, ma che non approvo la scelta di usarla come copertina di un libro che dovrebbe appartenere ad un altro genere).

Tralasciando la copertina passiamo al contenuto, come già detto per il primo volume, trovo i personaggi molto ben caratterizzati, anche se in questo libro perdono un po’ di fegato (per non essere volgare). Isabelle e Alec che in “Cità di Ossa” sembravano due signori cacciatori, se non nel finale, sembrano due bambocci rimbambiti, il che è piuttosto incoerente, almeno dal mio punto di vista. Anche la venialità di Magnus perde il suo fascino, ma grazie al cielo questo fantastico personaggio viene salvato in extremis per altri suoi interventi (non voglio fare troppo spoil).

Oltre a un peggioramento generale dei personaggi ho trovato anche molto meno avvincente la trama, basata purtroppo per la maggior parte del tempo sui sentimenti di Clary per Jace e di Jace per Clary, dei quali, tendenzialmente, a un lettore di vero fantasy non importa praticamente, assolutamente, nulla. Per carità, va bene che ci siano legami tra i personaggi e le storie d’amore, purché siano un remoto sfondo e appena accennati (a meno che non siano fondamentali per lo svolgimento della trama, e qui sicuramente non lo sono). Se si vuole scrivere un romanzo rosa che lo si dichiari come tale così da non ingannare chi ha invece altre aspettative.

Se escludiamo dalla vicenda la noiosissima storia d’amore tra teenagers possiamo scoprire una sotto trama invece curiosa, che merita di essere letta. Apprezzo l’invenzione degli strumenti del mortali (non in quanto strumenti del potere perché di quelli ce n’è d’ogni tipo in ogni ambientazione) ma di come sono strutturati questi, apparentemente combinabili oltre che forti singolarmente. Mi piace meno la figura di Valentine, troppo poco coerente, come gli viene fatto notare anche nella trama: odia i demoni ma ne evoca un esercito, sembra il classico cattivo che fa il cattivo giusto perché è pazzo, e onestamente risulta piuttosto scontato fin dalla sua prima apparizione.

Spero che questo libro abbia subito la “sfiga dei numeri pari” e che quindi il prossimo sia migliore di questo e spero anche del primo, in modo da stupirmi piacevolmente.

Lettori ai quali si rivolge:

Pubblico adolescenziale

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